All’interno della manifestazione online anche l’udienza generale di Francesco a cinque anni dalla «Laudato si’»

Una maratona multimediale per la Giornata della terra

La visita di Papa Francesco alla manifestazione “Villaggio per la terra” organizzata a Villa Borghese il 24 aprile 2016
21 aprile 2020

La pandemia ha completamente stravolto programma e progetti delineati per il cinquantesimo anniversario della Giornata mondiale della terra (Earth day) indetta per mercoledì 22 aprile dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Ma anziché attenuarne il significato ne ha rilanciato la portata, dando voce, in un modo persino straziante, alle grida di sensibilizzazione per la tutela del pianeta, finora sistematicamente inascoltate o quasi. Sulla scia, del resto, di quanto va ripetendo Francesco in queste drammatiche settimane, segnate dai suoi appelli «a comprendere e a contemplare la natura» e «a riconnetterci con il nostro ambiente reale», come ha esortato nella recente intervista a Austen Ivereigh.

E sarà proprio il Papa — punto di riferimento, al di là di fedi religiose e orientamenti culturali, in questo tempo complesso per l’umanità intera — ad orientare, in qualche modo, la “maratona multimediale” che per tutta la giornata coinvolgerà miliardi di persone, come e più degli anni passati, attraverso l’impegno di 75.000 realtà in 193 Paesi. Una “maratona” che comprenderà anche l’udienza generale del Pontefice e avrà come “magna charta” la sua enciclica Laudato si’ che, nei cinque anni dalla sua pubblicazione, ha contribuito a generare una maggiore consapevolezza mondiale sul cambiamento climatico, anche per quanto riguarda lo storico accordo sul clima di Parigi (2015).

La “maratona multimediale” #OnePeopleOnePlanet sarà integralmente trasmessa sul canale streaming Rai Play, con un palinsesto live di 12 ore, dalle 8 alle 20. Oltre a Rai Play — e a numerosi programmi di Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News e Rai Ragazzi — porteranno il loro contributo a questa staffetta mediatica anche Vatican Media e Tv 2000.

#OnePeopleOnePlanet nasce dagli sforzi di due organizzazioni — Earth Day e Movimento dei Focolari — che da anni collaborano insieme nella realizzazione del “Villaggio per la Terra”, la manifestazione ambientale più partecipata d’Italia, che quest’anno è stata sospesa per l’emergenza covid-19. La “maratona italiana”, nell’ambito di una campagna di responsabilità sociale nel pieno di questa crisi epidemica, sarà parte della kermesse mediatica globale intitolata #Earthrise che coinvolgerà i 193 Paesi membri dell’Onu. «Siamo onorati dell’impegno che Papa Francesco mette nell’unire le persone sull’importanza della terra in questo momento così importante e la sua enciclica Laudato si’ sottolinea il potente rapporto che ognuno di noi ha con il nostro pianeta» hanno affermato Denis Hayes, fondatore dell’Earth Day, e Kathleen Rogers, presidente dell’Earth Day Network.

La “maratona online” sarà animata da numerosi interventi, approfondimenti, testimonianze, performance e campagne, con collegamenti con programmi radio televisivi per amplificare al massimo l’onda d’urto mediatica pensata per offrire una chiave di lettura costruttiva nell’attuale situazione di crisi. «La grave crisi sociale ed economica generata dal coronavirus — spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia — se da una parte poteva rendere difficili questi appuntamenti, dall’altra ci chiama a rilanciare il tema della sostenibilità sociale ed economica che oggi mostra tutta la sua urgenza e che trova nel nostro evento globale un’occasione straordinaria. Desideriamo lanciare al mondo un messaggio di speranza — aggiunge Sassi — ma anche richiamare tutti a un rinnovato impegno perché con il coronavirus tutti si sono accorti di quanto modelli economici troppo speculativi finiscano per azzerare ogni forma di solidarietà e per consumare il pianeta oltre la sua capacità di rigenerarsi». In fin dei conti, #OnePeopleOnePlanet vuole rappresentare proprio lo spirito del “Villaggio per la Terra”, del quale la “maratona mediatica” riprenderà i temi: educazione ambientale, tutela della natura e sviluppo sostenibile, solidarietà, partecipazione. Ad animarla saranno decine di contributi video — in diretta e on demand sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it — dalla galassia di partner, associazioni, istituzioni, testimonial, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, che da anni sono il cuore della manifestazione.

Momenti emozionanti e coinvolgenti a cui le persone potranno partecipare da casa interagendo con la piattaforma web e i social, utilizzando gli hashtag della giornata: #OnePeopleOnePlanet, #CosaHoImparato, #EarthDay2020, #iocitengo, #VillaggioperlaTerra, #focolaremedia. «Una maratona — fa presente Federica Vivian a nome del Movimento dei Focolari — per cogliere dal tempo presente i segni di una nuova stagione di solidarietà, dell’avere cura, del puntare a ciò che ci unisce, al bene di tutti e di ciascuno. Una stagione in cui scegliere di “fare bene il bene” nei rapporti interpersonali e con la nostra terra».

Nella lunga produzione radiotelevisiva — diretta da Gianni Milano con la direzione artistica di Giulia Morello e la direzione scientifica di Roberta Cafarotti — si parlerà dei «popoli custodi della terra» attraverso l’incontro con le popolazioni indigene del pianeta; di mobilità sostenibile urbana; di cambiare l’economia («se non adesso quando?») verso una ricostruzione più attenta alla felicità e alla terra; di sport olimpico e paralimpico; di innovazione e sviluppo sostenibile; di scienza e natura (con collegamenti dall’Antartico, da Houston e dai più importanti centri di ricerca internazionali); di cultura per il bene comune e sostenibile. Non mancherà l’attenzione alla formazione e alle sensibilità dei bambini e dei più giovani per educare davvero alla sostenibilità verso un patto educativo globale. Oltretutto per l’occasione sono state raccolte le voci dei più giovani: dodici “giornalisti nell’erba”, di varie parti d’Italia, con un’età compresa tra 10 e i 13 anni, che daranno vita allo speciale #Explorer Pianeta Terra di Rai Gulp, alle 18, nelle vesti di reporter, per dare notizie e raccontare il loro #cosahoimparato dalla pandemia. Con loro ci saranno anche giovani (tra i 16 e i 23 anni), docenti e genitori: tutti insieme, insomma, per “guardare al futuro”.

Sono tantissimi i testimonial della manifestazione italiana. Tra questi, Andrea Lucchetta, Anna Foglietta, Bebe Vio, Clemente Russo, Damiano Tommasi, Edoardo Leo, Fiona May, Flavio Insinna, Francesco Giorgino, Leonardo Becchetti, Luca Mercalli, Luca Parmitano, Mario Tozzi, Mauro Berruto, Noa, Paola Saluzzi, Stefano Zamagni, Valentina Vezzali e Vittoria Puccini.

La manifestazione ha anche il patrocinio dell’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, della Congregazione per l’educazione cattolica, del Dicastero per la comunicazione, del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, del Pontificio consiglio della cultura con il Cortile dei Gentili. E anche della Custodia di Amazzonia dei Frati minori cappuccini dell’Umbria e di moltissime altre realtà. Comprese quelle istituzionali come il Parlamento europeo e, per l’Italia, lo Stato maggiore della Difesa, la Polizia di Stato, l’arma dei Carabinieri, i ministeri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare; delle Politiche agricole, alimentari e forestali; dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. Fino ai titolatissimi gruppi sportivi delle Fiamme gialle e delle Fiamme azzurre, sempre attenti — anche in collaborazione con Athletica Vaticana — a unire sport e questioni sociali.