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Centro Chiara Lubich

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17 marzo 2020

Una fede luminosa sbocciata in una esistenza rivolta alla promozione dei valori di comunione, fraternità e pace in tutto il mondo. «Un nuovo popolo nato dal Vangelo» come lo ha definito lei stessa dal primo focolare fiorito nella sua nativa Trento nel 1943. Un seme piantato sotto la pioggia dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e germogliato sinora in 182 Paesi.

Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, si spegneva il 14 marzo 2008 a Rocca di Papa ma la luce della sua eredità continua a illuminare un carisma che, da subito, si è dischiuso nell’abbraccio verso fedeli di altre religioni. I principi di una “economia di comunione” hanno messo radici in oltre mille progetti. Premio Unesco per l’educazione alla pace nel 1996, “Chiara” come tutti la ricordano, nei momenti difficili ha sempre ripetuto: «Ogni cosa materiale può crollare ma non Dio, inteso come Amore».

Il sito internet del Centro Chiara Lubich ne celebra il centenario della nascita, che ricorre quest’anno, e anche la mostra allestita presso le Gallerie di Piedicastello, a Trento. Mentre il cammino verso l’unità continua a fiorire nelle parole che lo hanno ispirato: «Perché tutti siano una cosa sola» (Gv 17, 21).

www.centrochiaralubich.org

a cura di Fabio Bolzetta