
Dalla cartapesta al corallo. Dalla maestria degli artisti del Settecento napoletano al frutto dell’entusiasmo di bambini della scuola primaria. Sono 147 le opere, provenienti da 40 Paesi, in mostra a pochi passi da piazza San Pietro e anche sul web.
La tradizionale esposizione internazionale 100 Presepi in Vaticano, promossa dal Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione è giunta alla quarantaquattresima edizione. L’allestimento nella sala San Pio X offre due ingressi: da via dell’Ospedale e dal sito web pubblicato in italiano e inglese. Su internet un accesso virtuale accompagna l’utente, passo dopo passo, fra le opere che, con sensibilità, talenti e materiali pur differenti, celebrano tutte la sacra rappresentazione della Natività. Sul sito un percorso a 360 gradi rende visibili tutti i presepi come quelli composti, ad esempio, con la pasta e materiale riciclato, realizzati da comunità terapeutiche e da associazioni per bambini con disabilità.
La ricostruzione come “mirabile segno” prende vita in quadri, città di cartapesta e luci sino a scoprirsi custodita all’interno di una conchiglia. Un giro del mondo possibile grazie anche alla disponibilità di numerose ambasciate che hanno aderito all’iniziativa offrendo presepi di diverse tradizioni locali.
«Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi» ha scritto Papa Francesco nella lettera apostolica Admirabile signum. In seguito alla pubblicazione del documento, dato a Greccio, sul significato e il valore del presepe il Papa ha fatto visita a sorpresa, il 9 dicembre scorso, all’esposizione che resterà aperta al pubblico sino al 12 gennaio 2020 e sempre disponibile sul web.
a cura di Fabio Bolzetta