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Rete ecclesiale panamazzonica

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22 ottobre 2019

Un abbraccio, grande quanto nove paesi latino americani, per coordinare l’impegno dei cristiani verso la «custodia responsabile e sostenibile della natura» e dei popoli originari dell’Amazzonia. È la Rete ecclesiale panamazzonica (Repam), fondata cinque anni fa a Brasilia e composta da congregazioni religiose, diocesi, caritas, associazioni, fondazioni cattoliche e gruppi di laici. Ne fanno parte Brasile, Venezuela, Guyana francese, Guyana britannica, Suriname, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia. Come ha ricordato il cardinale Cláudio Hummes, presidente della Repam, intervenendo con un messaggio alla conferenza stampa organizzata presso la Sala stampa della Santa Sede nel 2015, la Rete ecclesiale panamazzonica intende «unire gli sforzi della Chiesa in favore della custodia responsabile e sostenibile di tutta la regione, il bene integrale, i diritti umani, l’evangelizzazione, lo sviluppo culturale, sociale ed economico del suo popolo, specialmente dei popoli originari cioè gli indigeni». Coinvolta nei lavori del Sinodo per l’Amazzonia, grazie ad internet è possibile seguirne le attività da ogni angolo del mondo. 

www.redamazonica.org

a cura di Fabio Bolzetta