
18 luglio 2025
di Marcello Filotei
Il pubblico dibattito nato dopo l’invito rivolto a Valerij Gergiev a dirigere l’Orchestra filarmonica del Teatro Verdi di Salerno, generato soprattutto perché il grande musicista moscovita ha più volte dichiarato il proprio sostegno alle politiche del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, è una occasione per riflettere più in generale sul tema del rapporto tra arte e politica, che alcuni sembrano volere confinare in ambiti separati.
Prendendo spunto dal caso specifico si può certamente affermare che il dialogo tra musica e potere in Unione Sovietica prima e in Russia poi è sempre stato molto serrato. Il caso emblematico è rappresentato dalle critiche di «formalismo» indirizzate a Shostakovich dalle colonne della «Pravda» che lo ...
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