· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

Donne e Chiesa, riflessioni a margine di un diploma

Non è un tema
solo femminile

The Sermon on the Mount
Carl Bloch, 1890
01 febbraio 2025

Mi sono iscritta al Joint Diploma Donne e Chiesa: donne e uomini in una comunità sinodale, promosso dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, spinta sia dalla curiosità verso un tema che mi riguarda da vicino e che si lega ai miei studi sul femminismo cristiano, sia dalla prospettiva di confrontarmi con testimonianze diverse, ed è ciò che ho trovato. Così come ho riscontrato, senza sorprese, la poca adesione da parte degli uomini.

Penso che questo riveli un problema. Il confronto fra donne sul proprio posto all’interno della Chiesa è fondamentale, ma non sufficiente, perché - come ha sottolineato suor Patricia Murray (segretaria dell’uisg e consulente del Dicastero per la Cultura e l’Educazione) - la Chiesa si cambia costruendo relazioni tra le persone.

La Storia aiuta a capire, e questo modulo del corso coordinato da suor Grazia Loparco (Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium) e suor Nicla Spezzati (Pontificia Università Lateranense) ha analizzato la questione donne-Chiesa dal punto di vista socio-storico: durante il xix e xx secolo le donne hanno assunto una crescente consapevolezza della loro dignità, ma quanto di ciò che hanno conquistato e portato come innovazione è stato favorito dall’istituzione ecclesiastica?

Sebbene le donne siano sempre state una grande risorsa per la Chiesa, in quanto promotrici di una fede attiva, hanno raramente visto formalmente riconosciuto il loro contributo, ed è proprio quest’indifferenza nei loro confronti che ne ha allontanate molte dalla Chiesa: come ha sottolineato Spezzati, è emblematica la carenza di un approccio di genere negli studi sulla secolarizzazione e sul conseguente distacco dalla Chiesa. Loparco ha messo in luce anche la novità dell’apostolato femminile, una forma d’imprenditorialità delle donne religiose tra Otto e Novecento, mentre Rita Moussallem (co-direttrice del Centro Internazionale per il Dialogo Interreligioso dei Focolari) si è soffermata sulla capacità delle donne di favorire il dialogo quale antidoto alle polarizzazioni, con particolare riferimento alla convivenza tra donne cristiane e musulmane in Medio Oriente. Nicla Spezzati, infine, ha invitato all’ascolto del proprio tempo e spazio, per non rimanere nell’astratto della teoria ma scendere nel concreto della partecipazione.

di Elena Esposito
Dottoressa Magistrale in Filologia Moderna e studentessa del Joint Diploma