Vi scrivo da gaza
La gioia è più forte
Mentre leggi questo articolo, sono già passati più di 445 giorni dall’inizio di questa pericolosa guerra. Siamo ora nel periodo natalizio in cui l’odio non esiste, la guerra scompare e al suo posto appare l’amore! Il piccolo Gesù bambino è nato a Betlemme! Oggi parlerò degli eventi importanti che hanno avuto luogo nell’ultima settimana. Il nostro patriarca, il cardinale Pierbattista Pizzaballa ci ha fatto visita domenica 22 dicembre. È rimasto meno di due giorni, ha avuto modo di vedere la nostra sofferenza e ci sono stati anche dei momenti belli. Abbiamo celebrato la messa della festa di Natale con lui, che è diventata anche un’occasione molto speciale: tre bambini della parrocchia hanno preso la loro prima Santa Comunione e altri tre hanno ricevuto il sacramento della Santa Cresima. Il nostro cardinale ci ha dato più coraggio per rimanere fiduciosi nei nostri cuori, per resistere a questa pericolosa guerra con la pace e la testimonianza di speranza e verità. Dopo la Messa, è andato alla chiesa ortodossa di San Porfirio, per salutare il vescovo e il resto dei cristiani che soggiornano lì nel complesso. Nel pomeriggio, ha visitato le stanze della nostra chiesa della Sacra Famiglia, ha parlato con tutti i parrocchiani, ha ascoltato le loro sofferenze e abbiamo scattato delle foto con lui.
Il giorno dopo, abbiamo iniziato a preparare la Messa della vigilia di Natale, che abbiamo celebrato alle 17. Molte persone hanno partecipato e pregato con molti giornalisti venuti per registrare questo evento eccezionale. Ho suonato anche l’organo. Gesù è nato nei nostri cuori! Le parole non possono descrivere la meravigliosa atmosfera della festa. Tutte le persone erano felici, nonostante le sfide e le sofferenze. La gioia è più forte della guerra.
Inoltre, il parroco, padre Gabriel, e alcuni laici hanno dato alle famiglie dei regali di Natale! Quando i bambini hanno visto i regali, hanno iniziato a festeggiare e sorridere, anche se i regali sono molto semplici. Il 25 dicembre, abbiamo celebrato la Santa Messa alle 10 e poi ci siamo salutati.
Nonostante il dolore, abbiamo messo l’albero di Natale e la semplice grotta della natività all’interno della chiesa e abbiamo scattato foto. Siamo fermi nella nostra fede e come ha detto Papa Francesco: «La guerra è sempre una sconfitta». La pace è più forte della guerra. Preghiamo intensamente affinché l’anno 2025 sia migliore. Buon Natale dalla Striscia distrutta di Gaza e da qui, dalla chiesa della Sacra Famiglia.
di Suhail Abo Dawood