18 dicembre 2024
Se uno scrittore mette d’accordo tutti, vuol dire che non è un buono scrittore, sentenziava Oscar Wilde. Secondo questo criterio di giudizio, Grazia Deledda ha superato, con alata disinvoltura, l’esame per accedere all’empireo dei grandi della letteratura. Due illustri critici, Renato Serra e Pietro Pancrazi, si trovarono infatti in disaccordo riguardo all’autrice di Nuoro. Serra, nel segno di una valutazione ingenerosa e miope, le rimproverava una certa «mediocrità» (pur riconoscendone, bontà sua, il cristallino talento) che si rifletteva nell’incapacità di esprimersi «direttamente e precisamente» e nella scelta di affidare la sua narrativa all’uso, e talora all’abuso, del colore locale. Un metodo, questo, secondo il critico di Cesena, che limitava la Deledda entro lo spazio angusto ...
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