Pubblicato l’ultimo Dossier statistico dell’agenzia Fides

Aumentano i cattolici
ma non in Europa

 Aumentano i cattolici ma non in  Europa  QUO-236
17 ottobre 2024

Quando, nel maggio scorso, Emmanuel Rozario, vescovo di Barishal, ha ordinato otto diaconi nel seminario maggiore Holy Spirit a Dacca, in Bangladesh, li ha definiti «pilastri della Chiesa locale», perché i diaconi «predicano il Vangelo e servono i poveri con fedeltà e amore». E già nel 2019 i vescovi dell’Africa meridionale hanno promulgato nuove Linee guida per la formazione dei diaconi permanenti, riconoscendoli come un «importante arricchimento» per l’apostolato della Chiesa, soprattutto per il loro tradizionale impegno nell’evangelizzazione. L’aumento globale dei diaconi permanenti è uno dei dati che spiccano nel consueto Dossier statistico che l’agenzia Fides, organo delle Pontificie opere missionarie, pubblica in vista della Giornata missionaria mondiale, che si celebra domenica 20 ottobre. Il rapporto annuale offre una visione complessiva sulla situazione della Chiesa cattolica nel mondo, includendo un dato di comparazione rispetto al passato che permette di individuare, nel panorama ecclesiale, tendenze e flussi. Secondo ’ultima rilevazione annuale, i diaconi permanenti nel mondo continuano ad aumentare (+974), e hanno superato quota 50 mila. L’incremento è in Africa, Asia e anche in Europa, mentre si registra un calo in America e Oceania.

Accanto a loro, in un compito che spesso si sovrappone e si affianca, specialmente nelle giovani Chiese in continenti come l’Africa e l’Asia, a crescere è il numero dei missionari laici nel mondo, che risulta di pari a 413.286, con un aumento globale di oltre 2.800 unità, soprattutto in America. Sono invece leggermente diminuiti i catechisti che attualmente, nel computo globale, restano comunque il considerevole numero di oltre 2,8 milioni: una forza di apostolato che, soprattutto nel Sud globale, è un valido ausilio per vescovi, sacerdoti, consacrati nel visitare, incontrare, “spezzare” la Parola di Dio nei piccoli villaggi di zone più remote, in diocesi con territori impervi, desertici, montuosi, rurali. Per questo nel continente africano il trend è inverso e i catechisti delle parrocchie, cui spesso è affidato il primo annuncio cristiano, sono cresciuti di circa 20mila unità.

L’analitico dossier dell’agenzia Fides (che riporta cifre tratte dall’Annuario statistico della Chiesa, al 31 dicembre 2022) parte dal dato della popolazione cattolica mondiale, stimata a oltre 1 miliardo e 389 milioni di persone, con un aumento complessivo di 13,7 milioni di cattolici rispetto all’anno precedente. L’aumento dei cattolici, confermando una tendenza in corso negli ultimi anni, interessa quattro dei cinque continenti (in Africa è + 7 milioni, in America + 6 milioni, i dati più rilevanti) e solo in Europa registra un calo (- 474.000 battezzati). In percentuale, rispetto alla popolazione mondiale (oltre 7,8 miliardi di persone), i fedeli sono il 17,7%, in lieve incremento (+0,03%) rispetto all’anno precedente.

Un secondo dato degno di nota: da cinque anni a questa parte, il numero totale dei sacerdoti nel mondo continua a scendere, e si asseta a quota 407.730 unità (-142 nell’ultimo anno). La diminuzione consistente, ancora una volta, si nota in Europa (-2.745 preti), mentre significativi aumenti si registrano in Africa (+1.676) e in Asia (+1.160). Anche per la presenza globale delle consacrate il rapporto di Fides attesta la tendenza in calo in atto da tempo: sono 599.228, con un decremento generale di oltre 9.000 unità. Esaminando il dato continentale, però, aumenti delle religiose sono, ancora una volta, in Africa (+1.358) e in Asia (+74), mentre la decrescita è in America (-1.358) e in Europa (-7.012), dove il tema dell’invecchiamento della popolazione e dell’inverno demografico si riflette anche nella vita della Chiesa.

Proprio per questo fenomeno risulta interessante considerare i dati sulle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata: il numero dei seminaristi maggiori è di 108 mila unità, con aumenti che si notano in Africa (+726) e Oceania (+12), mentre il segno meno si rileva in America (-921), in Asia (-375) e in Europa (-859). L’Africa resta “terra promessa di vocazioni” anche per i seminaristi minori, ovvero quei ragazzi che entrano in istituto già dalla scuola media, da preadolescenti: sono ora nel mondo oltre 95 mila con un aumento che si verifica solo in Africa (+1.065), mentre una flessione avviene negli altri continenti.

E laddove, come nella diocesi di Nsukka, in Nigeria, le nuove ordinazioni sacerdotali di giovani giunti alla fine del percorso di studi hanno fatto sì che la diocesi superasse i 400 presbiteri, raddoppiando il numero di preti nell’ultimo decennio, il vescovo Godfrey Igwebuike Onah ha voluto rimarcare la loro condizione di essere «vasi di creta che portano un tesoro prezioso, Cristo Gesù, per custodirlo con cura e donarlo a chi ha sete». Non solo nel paese di origine, in una missio domestica, ma anche nella missione ad gentes di cui beneficiano, ad esempio, le nazioni europee con scarsità di sacerdoti.

di Paolo Affatato