Un riparo da violenza insicurezza ed effetti
09 agosto 2024
Dove c’era acqua crescono “achoro”, gli arbusti del deserto. Dove c’era la riva, nel villaggio di Baga Sola, capanne e case dai muri sbrecciati sono assediate da piste di sabbia che hanno cancellato l’azzurro. Quella del Lago Ciad è una crisi ambientale, sociale, di sicurezza. Per qualcuno, l’archetipo della crisi umanitaria. Sul versante del Ciad siamo stati qualche mese fa. In un campo per persone sfollate venuto su a due ore di fuoristrada da Baga Sola, abbiamo ascoltato e raccolto storie.
Come quelle di Hawa, che chiede come mai la sua richiesta di avere un riparo non sia stata accolta; o di Aisha, che non si dà pace per la scuola dei figli. Le loro richieste sono messe nero su bianco, raccolte una ad una, da inoltrare a chi deve proteggere e, proprio per questa sua speciale responsabilità, rendere conto. Sotto ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati