01 agosto 2024
Le migliori intenzioni non devono avere paura. La paura è il soldato preferito dal male, la paura delle parole, nel caso specifico, è una nevrosi contemporanea che nel migliore dei casi danneggia le sacrosante ragioni dalle quali promana e, nel peggiore dei casi, consente a chi la cavalca di vendere le proprie “pentole”. Poco importa che, così facendo, l’essere umano portatore del giusto ideale che si voleva difendere precipiti nel dimenticatoio e il giusto istinto alla radice di quell’ideale venga svenduto per una manciata di comparsate e qualche paginetta destinata a chi non sa leggere altro da quel che già pensa.
Occorre trasformare la paura in curiosità, la nevrosi in rispetto e fortunatamente la maggioranza delle persone e di coloro che si occupano del rapporto fra linguaggio, diritti e parole si ...
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