Tra una settimana il viaggio del Papa in Ungheria

Ritorno a Budapest

 Ritorno  a Budapest  QUO-093
21 aprile 2023

Ritorno a Budapest. Esattamente tra una settimana, Papa Francesco sarà di nuovo nella capitale ungherese, nel cuore dell’Europa centro-orientale, a due anni e mezzo di distanza dal precedente viaggio del 15 settembre 2021. Solo che in quella occasione fu una sosta temporanea di poche ore, per celebrare un avvenimento specifico — il 52° congresso Eucaristico internazionale, cui parteciparono fedeli da 83 nazioni — e poi proseguire verso la Slovacchia; mentre stavolta si tratta di una visita pastorale di tre giorni alla Chiesa di Ungheria e al Paese. Un appuntamento dunque dal «tono diverso», fortemente voluto come mantenimento della «promessa di tornare, assunta» dal Pontefice sul volo di ritorno dalla capitale slovacca, ha commentato stamane, venerdì 21, nella Sala stampa della Santa Sede — attualmente in via dell’Ospedale — il direttore Matteo Bruni.

Presentandone il programma, ha ricordato come prima di Bergoglio, l’unico Papa a recarsi in terra magiara fosse stato san Giovanni Paolo ii , per ben due volte: nell’agosto 1991, dopo il crollo del regime comunista del 1989 con la conseguente nuova legislazione su libertà religiosa e il ristabilimento delle relazioni diplomatiche entrambe del 1990; e nel settembre 1996. Nel primo caso Wojtyła arrivò direttamente dalla sua Polonia, dove aveva celebrato la Gmg a Częstochowa; il secondo fu di due giorni, con tappe nella stessa Budapest, nell’abbazia di Pannonhalma e nella diocesi di Győr.

Nella circostanza Bruni ha anche reso noto che il 41° viaggio internazionale di Francesco, secondo in questo 2023, dopo quello in Africa, presenta una novità rispetto a quanto precedentemente annunciato: l’incontro con la Chiesa greco-cattolica ungherese. Sullo sfondo ci sono la guerra nella vicina Ucraina, con la quale l’Ungheria condivide 170 km di frontiera, e il tema dell’accoglienza alla gente in fuga dal conflitto: un milione di ucraini è transitato attraverso il confine e la maggioranza di essi ha continuato il viaggio verso l’Occidente, ma molti sono rimasti. Inoltre a Budapest e dintorni è ancora vivo il ricordo delle persecuzioni protrattesi per oltre quarant’anni a seguito dell’occupazione sovietica del 1945. Tali tematiche dovrebbero trovare spazio nei sei discorsi (cinque più un’omelia seguita dalla recita del Regina caeli) che il Papa pronuncerà in italiano.

La partenza è prevista nella mattina di venerdì 28 dall’aeroporto romano di Fiumicino, con arrivo allo scalo di Budapest dopo meno di due ore di volo. Subito il Pontefice si dirigerà verso il Palazzo Sándor, dove avranno luogo: nel piazzale, la cerimonia di benvenuto; e, all’interno, la visita di cortesia alla presidente della Repubblica e un incontro con il Primo ministro. Seguirà nel vicino ex monastero carmelitano, sede proprio del capo del Governo ungherese, il primo appuntamento con discorso pubblico: quello con le autorità, i rappresentanti della società civile e il corpo diplomatico. Nel pomeriggio Francesco sarà con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate, i seminaristi e gli operatori pastorali ungheresi nella concattedrale di Santo Stefano, in rappresentanza di tutti i cattolici ungheresi, i quali sono il 39% della popolazione (circa dieci milioni di abitanti) a maggioranza cristiana (52,8% del totale).

La giornata di sabato 29 inizierà con una visita privata ai bambini ipovedenti e con disabilità motorie dell’istituto intitolato al beato László Batthyány-Strattmann (1831-1870), medico elevato agli onori degli altari vent’anni fa, il 23 marzo 2003, da Giovanni Paolo ii . La Casa per bambini ciechi è sempre stata diretta da suor Anna Fehér — anch’ella ipovedente e nota come la “madre Teresa di Ungheria” — fino alla sua morte, avvenuta il 13 gennaio 2021.

Dopodiché Francesco incontrerà poveri e rifugiati presso la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria. Tra loro alcuni rom — nel Paese costituiscono il 3,2 per cento della popolazione — che eseguiranno un canto tradizionale. Quindi a piedi il Pontefice raggiungerà la vicina parrocchia greco-cattolica Protezione della Madre di Dio. È stato lo stesso Pontefice a riorganizzare il 20 marzo 2015 la cura pastorale di circa 400 mila fedeli di rito bizantino concentrati soprattutto nel nord-est del Paese.

Sabato pomeriggio, appuntamento con i giovani presso la Papp László Budapest Sportaréna, quindi, in privato, con i membri della compagnia di Gesù nella nunziatura apostolica.

Infine domenica 30 il Papa al mattino celebrerà la messa nella piazza Lajos Kossuth e nel pomeriggio incontrerà il mondo accademico e della cultura presso la facoltà di Informatica e Scienze bioniche dell’Università cattolica Péter Pázmány. Al termine, verso le 17.30, raggiungerà l’aeroporto per la cerimonia di congedo dall’Ungheria.