Le alluvioni devastano anche il Ciad

Una disperazione già vista

Residents try to salvage items from houses submerged by floods in N'Djamena on October 18, 2022. - ...
20 ottobre 2022

Immagini che ormai si ripetono da mesi, scene di devastazione che abbiamo già visto in zone alluvionate del Pakistan, della Nigeria, dell’Australia, degli Stati Uniti e non solo. Persone disperate, che cercano come possono di salvare quello che hanno di fronte alla furia delle acque.
È successo nelle ultime ore anche in Ciad, colpito da piogge di portata eccezionale che hanno causato inondazioni senza precedenti, effetto — secondo gli esperti — delle conseguenze dei cambiamenti climatici. Dalla fine di giugno, una stima provvisoria dell’Onu parla di oltre 340.000 persone interessate dalle alluvioni nel Paese africano.

Tra le zone più danneggiate c’è l’area di Walia, quartiere tra i più poveri a sud di N’Djamena. «La maggior parte del distretto è sott’acqua», ha detto il sindaco, Mahamat Saleh Kerima. Decine e decine di case sono state distrutte dalle acque del fiume Chari, straripato la scorsa settimana fino a raggiungere un’altezza di 5 metri: spazzate via anche le poche dighe di fortuna erette dagli abitanti per rallentare l’avanzata delle acque. Materassi, pentole, sedie e stoviglie giacciono lungo la strada principale che porta al ponte Chagoua, che collega Walia alla capitale. E, tra i sopravvissuti, c’è chi racconta di aver già visto rubare i beni abbandonati in tutta fretta nelle case crollate, perché con la disperazione torna puntuale anche lo sciacallaggio.