Diplomazia ed energia
20 settembre 2022
«Se vi è da ascoltare sii il primo, se vi è da parlare sii l’ultimo». Sembra essere questo il motto che la diplomazia turca sta seguendo per mediare nella guerra tra Russia e Ucraina. Perché la principale conseguenza geopolitica della guerra per la Turchia è la ricerca di un ruolo da protagonista nel panorama internazionale. Le radici sono solide, la strategia è profonda e gioca su quattro fronti: aiutare l’Ucraina a evitare la sconfitta, non entrare in conflitto aperto con la Russia, aumentare il peso diplomatico in Medio Oriente e dimostrare vicinanza con l’Occidente.
L’allargamento della Russia sugli sbocchi ucraini del Mar Nero avrebbe effetti negativi sia sul dominio commerciale marittimo sia sulla sicurezza di Ankara. Ma una sconfitta russa e un’instabilità politica al Cremlino ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati