Volontariato: aperti per ferie

 Volontariato: aperti per ferie  ODS-002
03 settembre 2022

Anche quest’anno la bella stagione, il periodo delle ferie, la fine delle scuole ci ha posti davanti allo svuotamento delle città e alla migrazione verso le seconde case, anche quest’anno per il mondo del volontariato è tornato il problema del riempimento dei ranghi indispensabile per fornire i servizi ai meno fortunati, alle persone senza fissa dimora.

Loro purtroppo, non vanno in vacanza, è vero, non hanno più la necessità di trascinarsi dietro coperte, sacchi a pelo e giubbotti per affrontare la notte, ma tutte le altre necessità restano. La necessità di lavarsi, cambiarsi, mangiare, dormire, bere acqua.

Il mondo del volontariato non chiude, non può andare in ferie, può solo in modo molto serio, organizzarsi per continuare a fornire i servizi, godendo del lavoro di uomini donne che per coprire le assenze aumentano spesso al limite del possibile il loro impegno.

Viene spontaneo di domandare “Ma chi te lo fa fare?”, ci sono molte risposte ma tutte portano ad un unico comune multiplo, «Mi fa sentire in pace, mi fa sentire utile, mi fa sentire in linea con i dettami della mia fede».

Non va dimenticato in tutto questo che dietro ai volontari che sono in prima linea, ci sono le famiglie che spesso collaborano nella ricerca e preparazione di ciò che serve per poi essere distribuito.

Molte le associazioni che si impegnano in questo specifico settore, alcune delle quali con pochissimi mezzi ma con una grande volontà e determinazione, riescono a risolvere problemi ben più grandi di loro.

Cosa ci ripaga ogni volta? Un sorriso magari con pochi denti, un abbraccio pieno del calore di chi ti vuol dimostrare la sua riconoscenza, un grazie seguito da un «venite ancora vi aspettiamo» ed anche «mi raccomando la prossima volta portate più pollo o polpette».

Ci ripaga vedere nei loro occhi la felicità di quel bambino che forse ancora ricorda la sensazione del gesto d’amore della madre.

Benigno Passagrilli