E-state : una parola che sa di solidarietà e amicizia

 E-state : una parola  che sa di solidarietà e amicizia  ODS-002
03 settembre 2022

Le parole sono come le persone, esprimono quello che vogliono dire, ma molte volte il dire dipende non solamente dal pensiero dell’individuo ma anche dalla recezione degli altri.

Se guardi una persona negli occhi scruti il suo intimo, capisci la sua spiritualità. Se la guardi dall’alto ti metti sul piedistallo e misuri la distanza; se la guardi da dietro, vedi le sue prospettive, il suo futuro; se la guardi dal basso ti senti giudicato… è sempre la stessa persona, ma vista da angolature diverse esprime il proprio vivere, il proprio essere, parla in modo diverso. Il modo con cui io guardo la persona fa sì che io la capisca e la comprenda…

Le parole hanno la stessa dinamica. Me ne sono accorto quando, proprio sulla parola estate, ho posto l’accento in maniera forte sulla prima vocale. E-state! In quel momento è scattato un modo diverso di leggerla.

La parola “estate” era per me solamente una stagione dell’anno, tempo di vacanza e di spensieratezza (periodo giovanile), tempo di riposo (nella maturità), tempo di riflessione. Oggi non posso più leggerla così. E-state… insieme, e-state accanto, e-state vicini, e-state disponibili…

Estate... non posso non ricordare il racconto di una volontaria: «… don Enrico da quando mi sono messa disponibile nel volontariato, i miei occhi si sono acuiti, le mie orecchie sono più attente, sono più vigile. Un giorno passavo in una via vicino alla Stazione Termini… al di là delle macchine ho visto qualcosa… mi sono avvicinata… per terra era seduta una signora… con le scarpe rotte… Per poter iniziare il dialogo ho detto: Buongiorno signora. Come sta? Vedo che ha le scarpe rotte… quella alza la testa e mi guarda in silenzio… ho continuato a chiederle. Come va? Posso fare qualche cosa? Ti posso comprare le scarpe!… la persona alza la testa e guarda in silenzio… Vado qui vicino, c’è un negozio di scarpe… te le compro io… le pago io le scarpe!… Dopo queste parole la signora alza da testa e dice: Sta zitta… mettiti seduta qui e parliamo un po’…».

E-state accanto, e-state vicino… ecco il significato nuovo che mi è entrato nel cuore. E come a me anche a tante parrocchie di Roma.

Il racconto di una parrocchia: «…un’“E-state insieme”», con ingresso gratuito, presso il giardino della parrocchia di San Luca Evangelista al Prenestino.

Grazie ai volontari della Caritas, viene attuata questa attenzione per le persone anziane, sole e per coloro che per vari motivi non vanno in villeggiatura.

Un’“E-state Insieme” si svolge... nell’interno dell’oasi del giardino della Parrocchia. L’ingresso è libero e non ci sono vincoli, sono benvenuti tutti, di qualsiasi colore di pelle, politico e religioso.

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla sensibilità del parroco don Romano De Angelis, che ha concesso l’autorizzazione di utilizzare lo spazio del magnifico giardino della parrocchia…

I presenti si sono conosciuti meglio, ognuno ha mostrato una foto personale, e ha riferito il ricordo che racchiudeva la foto.

Poi grazie al signor Mario che con la sua fisarmonica ha rallegrato la compagnia che, oltre ad aver cantato a suon di musica, si è impegnata a ballare.

Estate, parola che evoca evasione; e-state parola che può essere letta come “solidarietà ed amicizia”. Buon e-state!

del cardinale Enrico Feroci