Il grido dell’Africa
contro l’ingiustizia climatica

 Il grido dell’Africa  contro l’ingiustizia climatica   QUO-197
30 agosto 2022
Libreville , 30. Come può il continente africano, responsabile di meno del 4 per cento delle emissioni globali di CO2, pagare il prezzo più alto del riscaldamento globale? Questa la domanda che ha fatto gridare i Paesi africani allo scandalo della «ingiustizia climatica». Un grido accorato arrivato da Libreville, in Gabon, dove ieri si è aperta la Settimana africana del clima, uno degli incontri preparatori alla Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (Cop27), in programma a Sharm el-Sheikh, in Egitto, dal 6 al 18 novembre. Alla presenza di rappresentanti di governi, organizzazioni internazionali, ong e enti privati provenienti da oltre 60 Paesi africani, la Settimana si propone — ha affermato il presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba — di far parlare l’Africa con una sola voce e di formulare ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati