Testimonianze
19 agosto 2022
La guerra non si è fermata un solo momento qui a Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, a soli 30 km dal confine con la Russia, lungo la grande strada che conduce direttamente a Belgorod, da dove, dai sei mesi ormai dall’invasione russa, partono ogni notte e ogni giorno i missili che a poco a poco stanno distruggendo la seconda città dell’Ucraina. E da dove sono stati lanciati i missili che hanno fatto scempio nel sobborgo di Saltivka, uccidendo 19 persone, tra le quali un bambino di 12 anni. Eravamo andati un pomeriggio, in quell’inferno di palazzi distrutti, di scuole biblioteche e ospedali annientati, insieme a tutti i servizi e le infrastrutture. Devastati i parchi giochi e i giardini, pure gli alberi, sui quali ancora si avventura qualche scoiattolo.
Siamo scesi nello scantinato di un palazzo di 13 piani, profondo 6-7 ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati