Cereali, una lettura geopolitica e culturale
Guerra, siccità, costo dell’energia e dei fertilizzanti hanno innescato
una drammatica corsa al rialzo che penalizza i Paesi più poveri

I prezzi dei beni alimentari spingono l’inflazione
sempre più in alto

FILE PHOTO: A combine harvests wheat in a field near the village of Zghurivka, amid Russia's attack ...
18 agosto 2022
Come per magia, si ritrovano sugli scaffali del supermercato, consegnati e inscatolati, per poi finire a tavola. Ma dietro c’è ben altro. Si lavorano, si imballano, si spediscono, si comprano, si scambiano. Via terra e via mare. Grano, riso, mais, orzo, farro, avena, frumento e tanti altri. Sono i cereali, matrice di civiltà, radice della natura, simbolo del commercio, ma anche movente di conflitti e povertà. Come sta accadendo in questi mesi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, poiché Kiev e Mosca insieme rappresentano il 30 per cento delle esportazioni globali di grano, il 15 per cento di mais, più del 16 per cento di colza, il 77 per cento di olio di girasole e l’80 per cento di semi di girasole. La fao ha riferito che oltre cinquanta Paesi nel mondo, principalmente africani e ...

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