Come vortici di sabbia

 Come vortici di sabbia   QUO-178
05 agosto 2022
Molto spesso con l’espressione «anima russa» si tende a indicare una dimensione spirituale dalle infinite sfumature e potenzialità e al contempo si rimanda a qualcosa di insondabile, di profondo, di mai del tutto scritto o scrivibile, come sono appunto i connotati dell’anima. Notava Virginia Woolf che «l’anima è il personaggio principale della letteratura russa». In Čechov, per esempio, «una donna ha intrapreso una relazione disonesta; un uomo è stato corrotto da circostanze disumane. L’anima è malata, l’anima viene guarita; l’anima non viene guarita. Questi sono i punti dove cade l’accento nei suoi racconti» (The Russian Point af View, 1923; cito dall’edizione italiana, Elliot, 2015). Poi lo sguardo della scrittrice inglese si sposta su Dostoevskij e anche in questo caso il ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati