Il futuro rubato

Iraqi children walk with their school bag on the shoulders on the first day of school in the ...
22 luglio 2022

Lo zaino in spalla, la merenda in mano, questi due bambini iracheni vanno a scuola. Intorno a loro campeggiano la distruzione e le macerie provocate da un confitto che sembra non finire mai. Secondo l’Unicef, negli ultimi 5 anni almeno 519 minori sono stati uccisi o feriti da ordigni esplosivi in Iraq. Il che significa 103 morti all’anno e almeno 8 vittime ogni mese. L’ultimo episodio è accaduto il 20 luglio nella città settentrionale di Zakho ed è costato la vita a tre bambine di 1, 12 e 16 anni. «Questi attacchi mettono i minori a rischio non solo oggi, ma minacciano anche le vite delle generazioni future — afferma Sheema SenGupta, rappresentante dell’Unicef nel Paese —. Essere vittima, assistere o temere la violenza non dovrebbe mai far parte dell’esperienza di nessun bambino». Di qui l’appello dell’Unicef a tutte le parti in causa affinché si fermi l’uso di armi esplosive nelle aree popolate e si proteggano sempre i più piccoli, nel pieno rispetto del diritto internazionale.