24 giugno 2022
«Siete medici con l’Africa e non per l’Africa». Così Papa Francesco aveva appellato, il 7 maggio 2016, i membri del Cuamm, ricevuti in udienza. Dal 1950, l’organismo non governativo lavora nella cooperazione sanitaria con i Paesi in via di sviluppo: 72 anni spesi al servizio dei poveri nel continente africano, al fianco delle donne partorienti e dei bambini senza speranza, coltivando la dedizione verso gli ultimi e garantendo tutti i servizi sanitari di base legati alla sopravvivenza delle mamme e dei piccoli. Consapevoli che investire sui bambini produce indubbiamente vantaggi per le generazioni future.
Ma come è cambiato l’approccio negli ultimi dieci anni, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni dell’area sub-sahariana? Giovanni Putoto, responsabile della Programmazione e ricerca scientifica di ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati