Il grido di dolore del Pontefice nel messaggio per la Giornata mondiale
«Quanti poveri genera
«Quanti poveri genera l’insensatezza della guerra! Dovunque si volga lo sguardo, si constata come la violenza colpisca le persone indifese e più deboli»: è l’amara considerazione da cui prende spunto il Papa per il messaggio scritto in vista della prossima Giornata mondiale dei poveri — la sesta da quando la istituì al termine del Giubileo della misericordia — che si celebrerà il prossimo 13 novembre sul tema paolino «Gesù Cristo si è fatto povero per voi» (Cfr 2 Cor 8, 9). Diffuso stamane e presentato nella Sala stampa della Santa Sede dall’arcivescovo Fisichella e da monsignor Bell, l’annuale messaggio pontificio non poteva non aprirsi con la denuncia della «nuova sciagura» che, dopo la pandemia di covid-19, «si è affacciata all’orizzonte»: ovvero quella «guerra in Ucraina venuta ad aggiungersi alle guerre regionali che stanno mietendo morte e distruzione», provocando la «deportazione di migliaia di persone, soprattutto bambini e bambine». Da qui la distinzione individuata dal Papa tra la povertà che uccide e quella che libera quando, in ottica cristiana, diviene «scelta responsabile per alleggerirsi della zavorra e puntare sull’essenziale». Come ha fatto san Charles de Foucauld «che, nato ricco, rinunciò a tutto per seguire Gesù e diventare con Lui povero e fratello di tutti».