Il Papa ribadisce l’assurdità della guerra e invita a pregare per i responsabili delle nazioni

Il sacro diritto dei popoli
alla pace

Anna Poladyuk (R), 66, takes cover from cooking outside at the entrance of the basement of an ...
23 maggio 2022

«Il sacro diritto dei popoli alla pace» è stato ribadito da Papa Francesco stamane, durante un’udienza ai volontari italiani del servizio nazionale di Protezione civile. «Davanti a ciò che accade in Ucraina» — dove è in corso una «guerra assurda» — «proteggiamo il sogno di pace della gente», ha detto il Pontefice rilanciando idealmente l’appello del giorno precedente durante il Regina Caeli. «Impariamo a dire ogni giorno: “Signore, dammi la tua pace”. È una bella preghiera», da chiedere «anche per chi vive accanto a noi, per chi incontriamo ogni giorno, e per i responsabili delle Nazioni», aveva esortato il vescovo di Roma dalla finestra dello Studio privato del Palazzo apostolico vaticano, rivolgendosi ai fedeli presenti in piazza San Pietro. Per la sua meditazione il Pontefice si è lasciato ispirare dal Vangelo domenicale (Giovanni 14, 27) in cui «Gesù, dando l’addio ai suoi discepoli durante l’ultima cena, dice... “Vi lascio la pace”... “Vi do la mia pace”». Del resto, ha spiegato Francesco, «non si può dare pace se non si è in pace», aggiungendo che se si è «capaci di disinnescare le contese e di tessere concordia», si riesce a «testimoniare Gesù» in una maniera efficace che «vale più di mille parole e di tante prediche».

Al termine della preghiera mariana il Papa ha ricordato la beatificazione di Paolina Maria Jaricot, la Settimana Laudato si’, la memoria della beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani — assicurando «vicinanza spirituale» ai cattolici in Cina — e la manifestazione “Scegliamo la Vita” svoltasi a Roma.

Il discorso ai volontari italiani del servizio nazionale di Protezione civile