A trent’anni dalla strage di Capaci

Un atto di guerra
contro lo Stato

 Un atto di guerra contro lo Stato  QUO-116
21 maggio 2022
Salvatore Borsellino ricorda la sintonia «professionale,  culturale e umana» di suo fratello con Giovanni Falcone «Probabilmente accadrà di trovarsi ancora a dover piangere per lutti di mafia, ma guai se dovessimo lasciarci andare al senso di frustrazione e di impotenza che finora hanno accompagnato le tante, troppe, uccisioni di persone per bene». La preziosa eredità di Giovanni Falcone è tutta nel suo ultimo corsivo apparso sul quotidiano «La Stampa» il 7 gennaio 1992, quattro mesi prima della sua tragica scomparsa. Gli artificieri della mafia lo avevano studiato molto bene anche perché Falcone doveva saltare in aria già il 20 giugno 1989. Nell’occasione la bomba era stata piazzata sulla scogliera davanti alla villa del magistrato, allora elemento di spicco ...

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