Nell’udienza al Santa Marta Group il Papa esorta all’uso responsabile di tecnologie e social media per contrastare la tratta di esseri umani e reintegrare le vittime

Flagello che viola la dignità

 Flagello che viola la dignità  QUO-114
19 maggio 2022

«Ogni espressione di carità fraterna e di cura mostrata a tutti coloro che sono stati schiavizzati e sfruttati» fa sì che la «misericordia di Dio diventa visibile e il tessuto della società viene rafforzato e rinnovato» nella lotta alla tratta di persone e alle moderne forme di schiavitù. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco rivolgendosi, nella Sala del Concistoro, ai partecipanti alla conferenza internazionale del Santa Marta Group. Queste le parole del Pontefice.

Eminenza,
cari Fratelli Vescovi,
cari amici,

porgo un cordiale benvenuto a tutti voi, che partecipate alla Conferenza Internazionale del Santa Marta Group, la quale riunisce i leader di varie forze dell’ordine, organizzazioni governative, civili e religiose per condividere competenze, esperienze e migliori pratiche al fine di prevenire e lottare contro la tratta di persone e le moderne forme di schiavitù. Vi ringrazio per l’impegno nel cercare di sradicare queste attività criminali, che violano la dignità e i diritti di uomini, donne e bambini, e lasciano effetti duraturi sulle singole vittime e sulla società in generale.

Negli anni successivi alla sua costituzione, il Santa Marta Group si è dedicato a promuovere una sempre maggiore comprensione della portata e della natura della tratta di esseri umani e a rafforzare la collaborazione a livello internazionale, nazionale e locale per trovare modi efficaci allo scopo di porre fine a questo flagello e far sì che le vittime ricevano le cure necessarie, sia a livello fisico sia spirituale.

Purtroppo continuano a diffondersi moderne forme di schiavitù, anche nelle aree più sviluppate del mondo. Spero che la lotta contro la tratta di esseri umani prenda in maggior considerazione anche una serie di realtà più ampie, come l’uso responsabile della tecnologia e dei social media e la necessità di una rinnovata visione etica della vita politica, economica e sociale, incentrata non sul profitto ma sulle persone.

A questo proposito, vorrei anche ricordare il bisogno essenziale di sostenere, accompagnare e reintegrare le vittime della tratta di esseri umani nelle nostre comunità e di assisterle nel processo di guarigione e di recupero della loro autostima. Sebbene il compito sia davvero arduo, vi incoraggio a perseverare nei vostri sforzi volti a sostenere la dignità conferita da Dio ad ogni persona e a difendere i diritti umani fondamentali di coloro che troppo spesso sono dimenticati e non hanno voce. La Chiesa è sempre grata per ogni espressione di carità fraterna e di cura mostrata a tutti coloro che sono stati schiavizzati e sfruttati, perché in questo modo la misericordia di Dio diventa visibile e il tessuto della società viene rafforzato e rinnovato.

Ancora una volta, esprimo la mia gratitudine per il vostro impegno e per la collaborazione in questo settore vitale. Vi porgo i miei migliori auguri per il vostro lavoro. Su di voi, sulle vostre famiglie e su tutti coloro che servite invoco la benedizione del Signore. E vi chiedo, per favore, di ricordarvi di pregare per me. Grazie.