Un «testimone della fede che non accetta una “caricatura” di Dio, ma grida la sua protesta di fronte al male, finché Dio risponda»: così Papa Francesco ha definito Giobbe all’udienza generale di stamane, mercoledì 18 maggio. Proseguendo in piazza San Pietro le catechesi sul valore della vecchiaia, il Pontefice si è soffermato sul personaggio biblico «che perde tutto nella vita» — le ricchezze, la famiglia, il figlio e la salute — ma nonostante ciò comprende «il mistero della tenerezza di Dio nascosta dietro il suo silenzio». Per questo il vescovo di Roma ha voluto proporlo come modello per quegli anziani che «nella progressiva fragilità e perdita» di forze e sicurezze, possono trovare in lui un esempio di come convertire «il risentimento per la perdita nella tenacia per l’attesa della promessa» del Signore. E farsene a loro volta testimoni, divenendo un «presidio insostituibile per la comunità nell’affrontare l’eccesso del male».
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18 maggio 2022
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