Nelle visioni ottocentesche di Dostoevskij gli orrori antiumani del Novecento

Il secolo in cui «I demoni»

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16 maggio 2022
Che i romanzi di Dostoevskij vadano oltre la letteratura e penetrino nella nostra coscienza fino a smuoverne i sentimenti più profondi e oscuri, anche quelli che avevamo cercato di rimuovere, lo sapevamo. Ma la lettura quasi incandescente che ce ne propone Jurij Karjakin in questo suo Dostoevskij e l’Apocalisse, tradotto e curato con il massimo scrupolo da Cinzia De Lotto (Roma, WriteUp Books, 2021, pagine 376, euro 26), si spinge più avanti, aprendo scenari ulteriori, che le vicende belliche di questi giorni rendono ancora più vividi. L’autore (1930-2011) viene dalla dissidenza letteraria del periodo sovietico, è stato amico di Solženicyn e di Sacharov, poi ha avuto una breve esperienza politica negli anni turbolenti di Eltsin, prima del definitivo ritiro nella dacia di Peredelkino e della sua totale ...

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