Giovane cristiana
14 maggio 2022
Abuja , 14. Picchiata, lapidata e bruciata fino a morire: è la sorte disumana toccata a una giovane cristiana in Nigeria, la cui orribile morte ha suscitato sgomento e indignazione. Deborah Samuel, questo il nome della ragazza, è stata barbaramente uccisa da un gruppo di studenti musulmani dopo essere stata accusata di avere scritto un messaggio su WhatsApp ritenuto offensivo nei confronti del profeta Maometto.
L’efferato omicidio è avvenuto giovedì nella città di Sokoto, nel nord-ovest del Paese, capitale dell’omonimo Stato in cui la sharia — la legge islamica — è applicata insieme al diritto comune, come avviene in altri Stati settentrionali.
«Una tragedia» e un «profondo shock», così il vescovo di Sokoto, Mathew Hassan Kukah, ha definito l’omicidio, ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati