Il mare, compagno ambiguo e inquietante dell’uomo, mistero aperto sul Creatore

 Il mare, compagno ambiguo e inquietante dell’uomo,  mistero aperto sul Creatore   QUO-109
13 maggio 2022
«Ma chi è il mare? Chi è quell’impetuoso essere amico che rode i pilastri della terra ed è uno e molti mari ed è abisso e splendore e caso e vento? Lo scopri sempre per la prima volta se lo guardi, e ti dà quello stupore delle cose elementari, le belle sere, la luna, il fuoco di un falò».   Così Jorge Luis Borges che coglie l’essenza: chi vede il mare lo vede sempre per la prima volta. Il mare riconduce alla dimensione elementare della vita. Bello ma anche inquietante, «abisso e splendore» dice il poeta argentino: da una parte fare l'esperienza del mare, “incontrarlo” ci riporta alle nostre origini, ci fa sentire il brivido dell’antica casa, dall’altra ci espone alla vertigine dell’ignoto, dello sconfinato, del pauroso. Sempre Borges ebbe a dire che ...

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