L’uomo fu un importante modernizzatore animato da una fede profonda

Fanfani, l’impazienza della Dc

 Fanfani, l’impazienza della Dc  QUO-094
26 aprile 2022
Fanfani fu l’impazienza della Dc. E cioè l’impazienza di un partito che alla pazienza doveva la sua identità e parte delle sue fortune. Non suoni troppo paradossale. Quella attitudine fanfaniana a fare, a fare tanto (troppo, qualche volta), a fare in fretta, a disfare e a rifare di continuo è stata anch’essa una parte della virtù politica democristiana. Che come ogni umana virtù conteneva il risvolto di qualche vizio e di molte imperfezioni. Andando a ritroso nel tempo la storia a volte consente di illuminare le cose che l’attualità rende spesso piuttosto oscure. E dunque, si può dire che nella Dc di quel tempo ci fu chi si incaricò di pensare, chi si dedicò alla strategia, chi ebbe cura del consenso, chi si limitò alla gestione, chi provvide a tenere insieme uomini e ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati