La forza della speranza

La speranza resiste, anche a Chernihiv. I missili che hanno reso spettrale la città ucraina adagiata sulle sponde del fiume Desna, uccidendo migliaia di persone, cancellando interi quartieri e distruggendo senza pietà perfino i cimiteri, hanno prodotto un deflagrante effetto collaterale, forse inaspettato: l’esplosione di un impellente bisogno di trascendente in chi non aveva mai creduto e la riscoperta della fede in chi, per anni, aveva relegato Dio in uno scantinato del proprio cuore. La prova del nove è la preparazione alla Pasqua che la Chiesa greco-cattolica ucraina celebrerà il prossimo 24 aprile. Quasi nessuno, nonostante i palazzi sventrati e i cadaveri abbandonati ancora in strada, si è mai sognato di rinunciare a partecipare ai riti della Settimana santa, che si sta vivendo in un clima di ...