Papa Francesco al Colosseo per la Via Crucis e il cardinale Krajewski in Ucraina nei luoghi dell’orrore

Verso la Pasqua sui calvari della storia

 Verso la Pasqua sui calvari della storia    QUO-088
16 aprile 2022

«Perché impariamo a seguire progetti di pace» e sia disarmata «la mano alzata del fratello contro il fratello», Papa Francesco ha invocato il Signore nella sera del Venerdì santo di questo 2022 drammaticamente segnato dalla guerra in Ucraina. Dopo due anni di impedimento a causa della pandemia da Covid-19, la sua voce è tornata a riecheggiare nel suggestivo scenario del Colosseo illuminato da migliaia di fiammelle, dove il vescovo di Roma ha presieduto il rito della Via Crucis. I testi delle meditazioni sono stati proposti da famiglie che hanno portato la croce nelle quattordici stazioni. Alla presenza di almeno diecimila fedeli.

In precedenza, nella basilica Vaticana, il Pontefice aveva presieduto la celebrazione della Passione del Signore, durante la quale il cardinale Cantalamessa ha tenuto l’omelia. «Quest’anno celebriamo la Pasqua non al suono gioioso di campane — ha detto il predicatore della Casa pontificia —, ma con il rumore sinistro di bombe ed esplosioni devastanti che avvengono non lontano da qui». E proprio in Ucraina, dove è stato inviato dal Papa, il cardinale elemosiniere Krajewski ha vissuto una silenziosa, particolare Via Crucis a Borodjanka, nei pressi di Kiev.

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