12 aprile 2022
L’ulivo e la croce. Oggi che si moltiplicano i crocefissi — in Ucraina e in Siria, nello Yemen, in terre di Africa, di Asia e ovunque — questi due segni chiari, semplici, sono a tutti comprensibili per vivere fino in fondo e non a chiacchiere la Settimana Santa, che comincia appunto con l’ulivo e finisce con il legno della croce.
Due simboli diversi, portati da mani diverse ma così vicine tra loro, che quasi si confondono. E queste due parole diverse ma unite indissolubilmente — l’ulivo e la croce — sono il titolo del sussidio, curato dalla Prefettura della Casa pontificia, con alcune meditazioni per i dipendenti laici degli Uffici palatini. «Perché ciascuno possa prepararsi in modo conveniente alla celebrazione della Pasqua», attraverso la condivisione di una comune lettura, «considerato il permanere ...
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