Nel romanzo di Abdulrazak Gurnah «Sulla riva del mare»

Canto a due voci dell’espatriato

  Canto a due voci dell’espatriato  QUO-063
17 marzo 2022
C’è una casa, al centro di questo romanzo. Una casa che scatena una faida ereditaria tra due famiglie che vivono a Zanzibar, l’isola della Tanzania che si affaccia sui colori abbacinanti dell’Oceano Indiano. Ma, scritta in inglese dal premio Nobel per la letteratura 2021, questa storia non poteva non far riferimento a ciò che il termine casa, home, evoca, appunto, in questa lingua, ovvero la patria. Sulla riva del mare di Abdulrazak Gurnah (Milano, La nave di Teseo, 2021, pagine 384, euro 20, traduzione di Alberto Cristofori) è, infatti, un romanzo di espatriati, una storia di migrazioni, di sofferenze e redenzioni, ma anche di inganni e tradimenti. Il tutto soffuso dalla poesia descrittiva ed emotiva che è la cifra estetica dell’autore, esperto nello scandagliare gli stati d’animo senza compiacimenti, ma al ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati