Pillole di teologia

Dire Dio oggi, oltre l’agnosia

16 marzo 2022
Se il postmoderno si apre con l’annuncio della morte di Dio, la teologia cristiana rivaluta e racconta della sua risurrezione in Cristo: Dio è sempre vivo ed è in mezzo a noi. Occorre però togliere a Dio la falsa maschera del “Dio-entità-anonima” che sovrasta i cieli, a cui certo teismo generico (ma anche certa religiosità equivoca, all’interno dello stesso cristianesimo) ha abituato l’immaginazione, contraddicendo il cuore stesso dell’esperienza cristiana di Dio. È possibile allora riproporre un migliore approccio al vero Dio e non tanto a un Dio migliore? È un Dio che entra nel nostro pensare e nel nostro modo di vivere, sconfiggendo quell’agnosma culturale su Dio che estranea Dio dalle forme concrete del nostro esistere, per cui Dio non è più necessario. Il neologismo ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati