All’Angelus nuovo forte appello di Francesco per l’Ucraina con la richiesta di cessare l’«inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri»

Fermate questo massacro!

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14 marzo 2022

«Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra, e chi appoggia la violenza ne profana il nome»


«In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro!». Il nuovo accorato appello di Papa Francesco per la fine della guerra all’Ucraina è risuonato ieri, 13 marzo, a mezzogiorno in piazza San Pietro al termine dell’Angelus, recitato dalla finestra dello studio privato del Palazzo apostolico vaticano.

Fratelli e sorelle, abbiamo appena pregato la Vergine Maria. Questa settimana la città che ne porta il nome, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina. Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano: c’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le città a cimiteri. Col dolore nel cuore unisco la mia voce a quella della gente comune, che implora la fine della guerra. In nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi! Si punti veramente e decisamente sul negoziato, e i corridoi umanitari siano effettivi e sicuri. In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro!

Vorrei ancora una volta esortare all’accoglienza dei tanti rifugiati, nei quali è presente Cristo, e ringraziare per la grande rete di solidarietà che si è formata. Chiedo a tutte le comunità diocesane e religiose di aumentare i momenti di preghiera per la pace. Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra, e chi appoggia la violenza ne profana il nome. Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori a una ferma volontà di pace.

L'Angelus