La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra nella Costituzione italiana

Per salvaguardare
le generazioni future

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09 febbraio 2022

La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra nella Costituzione italiana, nell’interesse delle future generazioni. Con la modifica dell’articolo 9, la legge dello Stato disciplinerà, inoltre, i modi e le forme di tutela degli animali, mentre con l’intervento sull’articolo 41, pur confermando la libertà dell’iniziativa economica privata, la stessa non potrà svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute e all’ambiente. Il testo, già approvato dal Senato lo scorso 3 novembre con la maggioranza dei due terzi, è passato in seconda lettura alla Camera e di conseguenza, entrerà subito in vigore, senza essere sottoposto a referendum.

Nella disamina della precedente legislazione emergeva la mancanza di una esplicita e compiuta manifestazione del concetto di ambiente. Il testo costituzionale si è fatto in questo modo carico del problema, dedicandovi una disposizione che ha posto quale principio fondamentale dell’ordinamento, la tutela e la salvaguardia del patrimonio ambientale in tutte le sue forme. Si tratta di una autentica dichiarazione programmatica nella Carta costituzionale per vincolare scelte future e costruire una società ecologicamente sostenibile. Tra gli obiettivi principali, quello di riportare l’ambiente al recupero della sua comunità vivente ed alla preservazione di una biosfera sana con tutti i suoi ecosistemi.

La decisione del parlamento italiano viene accolta «con favore» dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. «Essa — si legge in in tweet —incontra il messaggio della #Laudatosi e di #Fratellitutti, circa la centralità dell’uomo e la cura della Casa Comune».