Casa Bakhita, rifugio protetto per le vittime

Riprendere contatto con la vita reale

A young Rohingya girl who crossed the Naf river the previous night, waits to be transported to a ...
08 febbraio 2022
Quando Lucy, 22 anni, nigeriana, è arrivata a Casa Bakhita aveva con sé solamente un borsellino e tanta paura e dolore. Le operatrici della casa rifugio gestita in un luogo protetto dalla Caritas di Gaeta l’hanno accolta e coccolata. Piano piano ha ripreso contatto con la vita normale: una stanza sua e spazi in comune con altre ragazze nella stessa situazione. È stata aiutata ad ottenere i documenti, portata da medici per accertamenti e cure. Una specialista, quando l’ha visitata, si è spaventata per i segni che aveva sul corpo. Lì hanno scoperto che è stata per quattro anni nei centri di detenzione in Libia, dove ha subito soprusi e violenze non raccontabili. Lucy è stata a Casa Bakhita alcuni mesi, poi è stata inserita in centri di secondo livello, che portano alla semi-autonomia ...

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