Il cardinale Grech rilancia la vitalità delle proposte dell’esortazione apostolica post-sinodale
a due anni dalla pubblicazione

Una lettera d’amore sempre nuova ai popoli incarnati
in Amazzonia

 Una lettera d’amore sempre nuova  ai popoli incarnati in Amazzonia  QUO-029
05 febbraio 2022

«La vita dei popoli incarnati in Amazzonia e la promessa, fatta come Chiesa, di rispettare e onorare le voci di questi popoli alla ricerca di un’autentica conversione»: ecco i «due elementi essenziali all’interno» dell’esortazione apostolica Querida Amazoniadi Papa Francesco, pubblicata il 2 febbraio 2020. Lo fa presente il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, in una dichiarazione — diffusa stamane, sabato 5 — che tiene conto delle «molte reazioni che questo documento ha suscitato sia in ambito ecclesiale che civile».

«Fare passi in questa direzione richiede tempo. Abbiamo visto che i semi piantati lungo questo processo sinodale hanno raggiunto un punto di svolta con la presentazione di Querida Amazonia» afferma il cardinale. «Alcuni semi — puntualizza — sono ancora in fase di germinazione, altri non hanno ancora dato frutti, ma molti sono cresciuti, stanno fiorendo e continueranno a dare vita per le generazioni a venire».

«In tutto questo — assicura il porporato — Querida Amazonia rimane rilevante oggi come allora. Rimane una lettera d’amore scritta per e con il popolo di Dio in pellegrinaggio in questo territorio bello e minacciato; rimane una lettera che emana dalla gratitudine di Papa Francesco per la potenza con cui lo Spirito Santo irrompe da questo luogo teologico (locus) per illuminare e svegliare il cuore del mondo e il cuore della Chiesa».

Per il cardinale Grech «questa lettera contiene i quattro sogni improrogabili di Papa Francesco e della Chiesa, sogni — sociali, culturali, ecologici ed ecclesiali — che incarnano gli inviti più profondi del concilio Vaticano ii , facendo di Querida Amazonia un mezzo attraverso cui condurre la Chiesa alla conversione sinodale integrale a cui ci invita il Sinodo 2021-2023».

«Dalla sua pubblicazione — conferma il segretario generale — Dio continua a manifestarsi in mezzo al sacro mistero di questo territorio nella vita dei suoi popoli e nella testimonianza di una Chiesa incarnata, santa e peccatrice allo stesso tempo. Dio si manifesta qui nonostante la paura che hanno alcuni di cambiare, o il desiderio di altri di imporre una visione ideologica». Proprio durante la preparazione del Sinodo sull’Amazzonia, Papa Francesco ha ribadito: «la periferia è il centro». E «questa affermazione — secondo il porporato — può essere intesa come il riflesso di un elemento evangelico fondamentale che illumina i due anni trascorsi dalla presentazione di Querida Amazonia». Infatti «ciò che prima era scartato o secondario in questo territorio è diventato una pietra angolare, ha guarito un mondo lacerato e creato nuove possibilità per la Chiesa. Questa “via”, dove gli emarginati diventano fonte di vita, è la via stessa di Gesù». E «le voci che si levano del territorio amazzonico tramite la partecipazione diretta, stanno cambiando il modello pastorale della Chiesa amazzonica, diventando una fonte di vita rigenerata per la Chiesa e il mondo».

Così «l’esercizio dell’ascolto di questo territorio e dell’inclusione effettiva di queste voci nella determinazione dei progetti ecclesiali, ha rafforzato la Chiesa consentendo ai discepoli di Cristo di diventare sempre più veri soggetti della propria storia». Oggi, afferma il porporato, «non si può parlare di sinodalità senza la partecipazione effettiva del santo popolo fedele di Dio. Questa consapevolezza è fonte di vita e di ispirazione per il Sinodo 2021-2023», che sarà dedicato al tema «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione».

Il cardinale Grech spiega, inoltre, che «l’istituzione canonica (ad experimentum) della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia (Ceama), da parte del Santo Padre, non è che uno dei frutti del Sinodo sull’Amazzonia e di Querida Amazonia, e ha aperto un nuovo cammino per il discepolato pellegrino e missionario della Chiesa amazzonica. non a caso la Ceama «integra le strutture regionali della Chiesa che comprendono il Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (Celam), la Confederazione latinoamericana e caraibica dei religiosi e delle religiose (Clar), la Caritas dell’America latina e dei Caraibi e la Rete ecclesiale pan-amazzonica (Repam)».

Inoltre, il porporato nella dichiarazione fa presente che, «in questo momento, diverse commissioni e gruppi di lavoro stanno portando avanti alcuni dei compiti più urgenti che Querida Amazonia ha proposto per la missione della Chiesa. Queste commissioni e questi gruppi di lavoro presuppongono la partecipazione diretta di diverse voci all’interno della Chiesa, rivelandosi un mezzo attraverso cui importanti proposte sinodali sono guidate e sviluppate in un modo sinodale organico».

In conclusione, il segretario generale del Sinodo dei vescovi ricorda che «il soffio dello Spirito di Dio che sgorga dalla presenza di Cristo nella Chiesa amazzonica continua a ispirarci e a sfidarci attraverso il fluire straordinario di molti frutti e doni». E a due anni dalla Querida Amazonia «questo soffio dello Spirito di Dio continua a generare nuova vita per il bene della Chiesa».