Il discorso del sostituto della Segreteria di Stato
per l’inaugurazione della nunziatura apostolica negli Emirati Arabi Uniti

Luogo d’incontro e dialogo tra musulmani e cristiani

 Luogo d’incontro e dialogo tra musulmani e cristiani  QUO-028
04 febbraio 2022

Si è svolta stamane, 4 febbraio, ad Abu Dhabi, presieduta dall’arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, la cerimonia di apertura della nunziatura apostolica negli Emirati Arabi Uniti, nella seconda Giornata internazionale della fratellanza umana. Pubblichiamo una nostra traduzione dall’inglese del discorso pronunciato dal presule, che è accompagnato nel viaggio in terra emiratina da monsignor Yoannis Gaid, membro dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, già segretario personale di Papa Francesco.

Altezza,

Eccellenze,

Distinti Membri del Corpo Diplomatico,

Signore e Signori,

Vorrei iniziare col trasmettere i cordiali saluti e la vicinanza spirituale di Sua Santità Papa Francesco a tutti i presenti, unitamente ai suoi migliori auguri per la recente celebrazione del cinquantesimo anniversario della fondazione del Paese. La presenza di questa nuova Nunziatura Apostolica è un segno ulteriore della sollecitudine e della preoccupazione del Santo Padre per tutto il popolo in questa terra. Come ho avuto occasione di osservare in circostanze analoghe, è per questa ragione che le Nunziature Apostoliche spesso vengono chiamate affettuosamente la Casa del Papa. Ciò vale certamente per questo luogo, poiché è sincero desiderio di Papa Francesco che questo edificio aiuti il Rappresentante Papale a svolgere la sua missione presso gli Emirati Arabi Uniti e la comunità cattolica locale.

L’inaugurazione di questa Rappresentanza Diplomatica della Santa Sede dimostra le buone relazioni bilaterali che già esistono tra gli Emirati Arabi Uniti e la Santa Sede. A tale riguardo, vorrei anche sottolineare che quest’anno ricorre il quindicesimo anniversario delle relazioni diplomatiche. Sono convinto che il rapporto che si è instaurato in questo periodo si basi sulla mutua comprensione dell’importanza della fede e del ruolo positivo che la religione dovrebbe svolgere nella società. Ciò è stato affermato tre anni fa, durante il Viaggio Apostolico di Papa Francesco in questo Paese nel 2019, quando lui e il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb hanno firmato lo storico Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune.

Il documento parla in modo eloquente degli elementi che uniscono musulmani e cristiani, basati sulla fede comune in Dio Creatore di tutte le cose. Da ciò deriva la chiamata ai credenti a vivere in fratellanza con tutte le persone, a prescindere da razza, religione o credo, e a salvaguardare il creato, nostra casa comune. Contraria a qualsiasi distorsione o manipolazione della religione, la risposta a questa chiamata non può essere altra che quella di scegliere la via del dialogo, che porta a una migliore comprensione reciproca e cooperazione.

Firmando il documento, il Grande Imam e il Papa hanno espresso il loro desiderio che potesse diventare «una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli» (Prefazione). È mia speranza che serva anche da quadro per rendere più profonde le nostre relazioni diplomatiche. Andando avanti, quindi, intensifichiamo i nostri sforzi per promuovere i contenuti del documento al fine di aiutare a costruire un mondo più giusto e pacifico. Questi sforzi sono davvero necessari oggi, mentre continuiamo a vedere le conseguenze negative del sostituire alle verità trascendenti sulla persona umana e il creato valori puramente superficiali e materialistici. Possa questa nuova Ambasciata della Santa Sede servire da luogo d’incontro e di dialogo per la nostra cooperazione bilaterale per molti anni a venire!

In questa gioiosa occasione i miei pensieri vanno naturalmente alla comunità cattolica nel Paese. Come Casa del Papa negli Emirati Arabi Uniti, la Nunziatura Apostolica manifesta anche la cura pastorale del Santo Padre nei suoi confronti. Possa questo luogo essere una fonte di incoraggiamento per essa mentre cerca di vivere la sua fede e di essere esempio di fratellanza umana per tutti i suoi fratelli e sorelle in questa terra.

Per concludere, desidero ringraziare Sua Altezza lo Sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Sua Eccellenza il Vescovo Paul Hinder, Vicario Apostolico dell’Arabia meridionale, e tutti i nostri distinti ospiti per la loro presenza in questa occasione speciale. Esprimo anche la mia sincera gratitudine alle Autorità Civili per il loro impegno nell’aiutare la Santa Sede a ottenere questo bellissimo edificio. Infine sono particolarmente grato a Monsignor Kryspin Dubiel, Incaricato d’Affari, e a tutti i membri della comunità cattolica locale che hanno aiutato a rendere questo desiderio del Santo Padre una realtà. Vi ribadisco ancora una volta la vicinanza del Santo Padre mentre apriamo la Nunziatura Apostolica negli Emirati Arabi Uniti. Grazie.