Dal film di Laurent Tirard al «Misantropo in bici»

Quando l’autore assomiglia a uno dei suoi personaggi

 Quando l’autore assomiglia  a uno dei suoi personaggi  QUO-008
12 gennaio 2022
«Quando parleranno del francese, diranno “la lingua di Molière”» grida Romain Duris, protagonista del film di Laurent Tirard dedicato agli anni verdi di monsieur Poquelin, in prigione per debiti ma deciso a non mollare con il teatro, pensando a chi in futuro metterà in scena i suoi versi; una commedia divertente ma non superficiale, con un ottimo cast (tra cui i superlativi Fabrice Luchini e Laura Morante) un’ambientazione storica curata ma non ingessata, dialoghi brillanti e credibili che dribblano il rischio dell’Accademia sempre in agguato dietro imprese di questo tipo «con una specie di uovo di Colombo: raccontare Molière come un personaggio di Molière» (Fabio Ferzetti). Un piccolo gioiello inspiegabilmente passato inosservato nel 2006, l’anno della sua uscita sul grande schermo. A ...

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