Immagini di vita quotidiana nel calendario 2022 della Guardia svizzera

Al servizio del Pontefice nel tempo della pandemia

 Al servizio del Pontefice nel tempo della pandemia  QUO-008
12 gennaio 2022

Si tinge di quotidianità il calendario 2022 della Guardia svizzera pontificia. Vi trovano spazio immagini catturate nei momenti di servizio che ogni giorno le guardie prestano nei vari luoghi del Vaticano. Ma anche scatti ripresi durante il lavoro “dietro le quinte”, quando continua l’impegno a 360° gradi che caratterizza gli alabardieri.

Un calendario che vuole presentare il Corpo della Guardia svizzera anzitutto nello svolgimento della sua missione, offrendo spaccati di vita che rimarrebbero nascosti agli occhi della maggior parte delle persone. Purtroppo, anche per quest’anno, incombe la presenza pesante della pandemia da Covid-19, come sottolinea il comandante Christoph Graf nel breve testo di saluto che accompagna la pubblicazione. «La pandemia dovuta al coronavirus, che dura ormai da quasi due anni — scrive — colpisce anche la Guardia svizzera pontificia. L’assenza di pellegrini e visitatori da tutto il mondo ha influito molto sul nostro servizio, nel senso che la monotona routine quotidiana è diventata la nostra più grande sfida». Tuttavia, aggiunge Graf, «svolgiamo il nostro servizio con coraggio e fedeltà, come è nostra abitudine».

Questo calendario, quindi, è in qualche modo segnato da un’“assenza”, perché a differenza delle fotografie scelte per le precedenti edizioni, mancano le folle di fedeli che riempivano la basilica Vaticana, piazza San Pietro e l’Aula Paolo vi. Un’“assenza” che pesa al punto che le immagini riproducono fedelmente gli effetti della pandemia sulla socializzazione, con qualche eccezione a livello di rapporti istituzionali. Il mese di gennaio, per esempio, ospita la foto di un drappello di guardie schierate nel Cortile San Damaso, pronte a prestare gli onori militari a un’alta personalità in visita in Vaticano. Con l’ingombrante “presenza” dell’invisibile virus che costringe i militi a indossare le mascherine protettive.

Lo scatto scelto per febbraio ritrae alcuni alabardieri che pregano nella penombra della chiesa di Santa Maria della Pietà in Campo Santo Teutonico. Un primo piano di un luccicante trombone introduce poi il mese di marzo. Rappresenta un momento delle prove della banda musicale nel cortile d’onore del Quartiere svizzero in Vaticano. Per aprile, invece, si torna al lavoro “dietro le quinte”, in particolare nell’armeria, dove si vedono alcune guardie intente a sistemare le divise.

Non poteva mancare, per maggio, il momento più atteso dell’anno: il giuramento delle nuove reclute, che si svolge il 6 del mese, nel Cortile di San Damaso. Altro momento di quotidiana routine è lo scatto scelto per giugno: due guardie vengono riprese mentre svolgono delle esercitazioni nel cortile d’onore. A illustrare il mese di luglio è l’immagine del posto di controllo all’ingresso del Petriano, con una guardia che sta uscendo alla guida di un’ape della Piaggio. A un altro altro ingresso in Vaticano, quello di Sant’Anna, è riservata l’istantanea di agosto: in un’assolata giornata estiva si intravede un milite che ferma un’auto per un controllo. Per settembre, c’è una trasferta in Svizzera, esattamente a Isone, dove si svolge l’addestramento delle reclute. Per ottobre, invece, lo scatto è quello di una guardia in primo piano che sorveglia gli accessi all’interno della scala d’onore del Palazzo apostolico per chi accede dal Portone di Bronzo. L’interno della caserma degli alabardieri è l’immagine del mese di novembre. Un momento della celebrazione presieduta da Papa Francesco all’altare della Cattedra della basilica di San Pietro conclude poi l’anno. Con un riferimento indiretto alla pandemia, in quanto si nota il distanziamento dei fedeli presenti che portano sul viso le mascherine. Tuttavia, come commenta il comandante Graf, «gli effetti della crisi non possono essere considerati tutti completamente negativi. Stiamo coltivando più intensamente la vita comunitaria e le relazioni interpersonali, e alcuni di noi sono riusciti a instaurare un legame più intimo con Dio». Le immagini scelte per il 2022, spiega, vogliono anche essere l’occasione per ringraziare i fotografi che, «con i loro occhi allenati per i dettagli, hanno catturato momenti straordinari», accompagnando così le amiche e gli amici della Guardia svizzera pontificia nel corso dell’intero anno 2022. Con l’auspicio che il prossimo calendario sia stracolmo di “presenze”.

La pubblicazione, stampata dalla Tipografia vaticana, è in vendita sul webshop www.guardiasvizzera.ch.

Intanto, alcuni cambiamenti hanno interessato recentemente il Corpo militare. Nominato da Papa Francesco vice-comandante, Loïc Marc Rossier dal 1° gennaio ha preso servizio con il grado di tenente colonnello. Sempre dal primo giorno dell’anno, il vice caporale Manuel von Däniken ha assunto l’incarico di nuovo responsabile media. Infine, per 14 reclute sono iniziati i due mesi di formazione durante i quali si preparano a diventare alabardieri. Frequenteranno corsi di italiano, di difesa personale, di tiro e prenderanno familiarità con i luoghi dove svolgeranno il loro servizio. (nicola gori)