05 gennaio 2022
«Dio benedica quella noia di cui scrivi, senza la quale, probabilmente, non avresti scritto affatto. E nemmeno io» scrive Dario Brunori nella postfazione a L’odore dell’arrivo di Gianluca Veltri (Corigliano-Rossano, Ferrari Editore, 2021, pagine 154, euro 16) scrittore, musicista e collaboratore del nostro giornale.
Un libro da leggere al contrario, a partire dalla citazione in esergo (il primo verso di Sogni di Samuele Bersani) «Beati gli insensibili alla malinconia». Beati i sensibili, invece; lo spleen, la fatica di vivere, quel senso di vuoto che accompagna ogni esperienza, anche la più intensa e appagante, sono il carburante di un’attenzione affilata dall’attesa, di una curiosità che non si riesce a mettere in stand-by, neanche volendo. Sono (saranno) un po’ meno felici, invece, quelli che non ...
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