Investire su educazione e lavoro non sulle armi

PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT-GAZA-HAMAS
21 dicembre 2021

In mezzo all’«assordante rumore di guerre e conflitti», a «malattie di proporzioni pandemiche», agli «effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale», all’aggravamento del «dramma della fame e della sete», Papa Francesco torna a rilanciare «il grido dei poveri e della terra per implorare giustizia e pace». A pochi giorni dal Natale, come ogni anno, è stato diffuso il tradizionale messaggio del Pontefice in vista della Giornata mondiale della pace, che sarà celebrata il prossimo 1° gennaio. Presentato stamane nella Sala stampa della Santa Sede dai vertici del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, il testo papale è ispirato da un passo del libro del profeta Isaia — «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace» (52, 7) — e propone «tre vie per la costruzione di una pace duratura»: il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi; l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo; e il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana. «Tre elementi imprescindibili — spiega il Pontefice — per dare vita a un patto sociale, senza il quale ogni progetto di pace si rivela inconsistente».