Sognatori e costruttori
Giovani capaci di sognare, di essere coscienza critica della società, di costruire la speranza in mezzo alle macerie del mondo: a loro Papa Francesco ha affidato il futuro del pianeta, invitandoli ad «avere il coraggio di andare controcorrente» e a sentirsi «parte viva della Chiesa, protagonisti della sua missione». Con una rappresentanza delle nuove generazioni della “sua” diocesi, il vescovo di Roma ha celebrato domenica mattina, 21 novembre, solennità di Cristo Re, la xxxvi Giornata mondiale della gioventù, presiedendo la messa nella basilica Vaticana e poi recitando l’Angelus dalla finestra del Palazzo apostolico vaticano. «Grazie — ha detto rivolgendosi a loro — per quando coltivate il sogno della fraternità, per quando avete a cuore le ferite del creato, lottate per la dignità dei più deboli e diffondete lo spirito della solidarietà e della condivisione».