Papa Francesco invoca per i rifugiati una «casa comune fatta di popoli fratelli»

In cerca di speranza
in un deserto di umanità

A picture that Polish NGO Grupa Granica members were holding is seen on the ground during a news ...
16 novembre 2021

I visi sorridenti di giovani africani, latinoamericani e asiatici immortalati nelle strade di Roma campeggiano fino al prossimo 28 novembre nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, dove stamane è stata inaugurata la mostra fotografica «Volti al futuro - con i rifugiati per un nuovo noi», in occasione del quarantesimo anniversario di attività del Centro Astalli.

Negli scatti di Francesco Malavolta, venti ritratti di donne e uomini che hanno lasciato la loro terra trovando accoglienza grazie all’opera avviata nel 1981 dal Servizio dei gesuiti per i rifugiati (Jrs), la cui sede italiana è proprio il Centro Astalli, da quattro decenni in prima linea nell’«accompagnare, servire e difendere» i diritti di chi arriva in fuga da guerre, violenze, torture. In un messaggio inviato in occasione della cerimonia inaugurale Papa Francesco esprime l’auspicio che i rifugiati possano essere «segni di speranza» nell’odierno «deserto di umanità... che inaridisce le relazioni tra gli uomini».

Il saluto del Papa