Ne «La vita è meravigliosa» di Frank Capra

Clarence e il campanellino

 Clarence e il campanellino  QUO-244
26 ottobre 2021
Una lieve distrazione, mentre è in fila allo sportello di una banca, lo getterà nel baratro di un dissesto finanziario. Da quel baratro George Bailey — protagonista del film La vita è meravigliosa (1946) per la regia di Frank Capra — risalirà grazie a Clarence, un aspirante angelo alla ricerca di una buona azione da compiere perché spuntino le tanto agognate ali: quando ciò avviene, sarà il tintinnio di un oggetto ad annunciarlo. Bailey incarna il modello di brava persona cresciuta in una piccola località di provincia, che fermamente crede nei valori del rispetto per gli altri, dell’onestà e della dignità del lavoro. Ma quella disavventura rompe drammaticamente il suo equilibrio, e quando constata la vanità di ogni tentativo di rimettere in sesto la situazione, ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati