19 ottobre 2021
Tokyo , 19. Lo sversamento delle acque contaminate della centrale nucleare di Fukushima nell’oceano Pacifico non subirà alcun ritardo. Ad annunciarlo è il nuovo premier giapponese Fumio Kishida: «Il problema dell’acqua non può essere rinviato».
Anche se il premier rassicura sulla sicurezza dell’operazione, essa desta molta preoccupazione. E molte proteste. Non solo da parte di pescatori, studenti e ambientalisti. Ma anche di Cina e Corea. Il problema è ambientale, certo. Ma in mezzo c’è il mare e, quindi, c’è anche la geopolitica.
Dopo il terremoto e lo tsunami del 2011, per tenere sotto controllo la centrale e raffreddarne i noccioli o i nuclei, dal mare è stata pompata acqua nei reattori. Quando l’acqua entra in contatto con i detriti radioattivi, essa si contamina. ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati