Nuova battaglia a Marib

Yemen: 80 vittime tra ribelli e filo-governativi

09 settembre 2021

Sana’a , 9. È sempre più drammatica la situazione a Marib, cittadina yemenita dell’omonima provincia e roccaforte governativa nel nord del Paese, 180 chilometri a est della capitale Sana’a e situata al centro di una zona ricca di petrolio.

Sarebbero circa ottanta le persone morte nelle ultime ore negli scontri avvenuti tra ribelli e soldati filo-governativi. «Sessanta ribelli huthi sono stati uccisi, la maggior parte in attacchi aerei , mentre 18 soldati filo-governativi sono morti e decine sono rimasti feriti negli scontri degli ultimi due giorni», ha dichiarato un funzionario militare del governo.

Negli ultimi giorni è tornata alta la tensione in tutta la provincia di Marib con una decisa escalation dei combattimenti, concentratisi in particolar modo nel nord e nell’ovest del dipartimento. La coalizione militare araba a guida saudita, che sostiene l’esercito del governo riconosciuto dall'Onu, avrebbe intensificato gli attacchi aerei contro i ribelli, mentre gli huthi, sebbene contrastati dai militari filo-governativi, con un’offensiva militare iniziata la sera di martedì e conclusasi all’alba di ieri, avrebbero messo in atto una lieve avanzata sul fronte settentrionale.

La città dallo scorso mese di febbraio è sotto l’assedio dei ribelli huthi che dal 2014 detengono il controllo nello Yemen centro-settentrionale. La caduta di Marib rappresenterebbe un duro colpo strategico per il governo yemenita. E, soprattutto, dal punto di vista umanitario rappresenterebbe una nuova catastrofe per centinaia di migliaia di sfollati che, a causa di precedenti battaglie, sono stati collocati in condizioni precarie in campi profughi nella regione desertica nelle vicinanze di Marib.